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Lui & Lei

I RAGAZZI DEL VIAGRA


di PASQUALE29
29.11.2024    |    184    |    3 9.4
"Non ci volle molto, per trovarci tutti e quattro abbracciati, con le tette sui nostri toraci e le mani delle signore che infilavano i nostri cazzi in fica,..."
Passano gli anni, la vita scorre come un fiume nel suo alveo, trascinando con se detriti e dolci ricordi. Voglio raccontarvi pezzi di vita sessuale vissuta. Siamo nel pieno della gioventù, poco più che trentenni, curiosi di affacciarci nel mondo del sesso libero. Come quasi la maggior parte degli iscritti a questo democratico sito, tutto comincia per caso. Il luogo dove viviamo è uno di quei paesotti di provincia, in cui non accade mai nulla di speciale, se non le feste patronali o serate estive in compagnia di vecchi amici che tornano al paese natio. Ed è proprio in una di quelle serate che facemmo il primo approccio a questa idea rivoluzionaria del sesso. Non ci vedevamo dalle scuole medie con Eddy, abbracci sorrisi e battute per l'occasione. Eddy non esitò a presentarci sua moglie, Emma, una donna veramente bella, una statua del Canova, un seno prosperoso che traboccava dalla scollatura del vestitino rosso, due occhi come le more d'agosto, nel voltarsi, mostrò un lato B da sogno. Eddy notò il mio stupore e fece occhiolino di favore. Non potei esimermi dal presentare la mia Wanda, bionda, occhi celesti, un seno che richiamò l'attenzione dell'amico, il quale scherzosamente le girò intorno, per guardare anche il lato B e con il pollice all'insù, dichiarò il suo pensiero. Dopo i soliti convenevoli ed il racconto di vecchi aneddoti legati al passato, sotto braccio a consorti invertite, ci dirigemmo verso una trattoria tipica del luogo. Ci sedemmo con le mogli incrociate. La serata era piacevolmente calda. Ordinammo delle pizze di vario gusto, Emma mi guardava con occhio particolare, mentre Eddy adulava in modo simpatico la mia Wanda. Prima che arrivassero le pizze, tra una barzelletta ose accompagnata da risate,si lavorava sotto il tavolo. Emma a bruciapelo chiese a mia moglie: Come va Pasquale a letto? Wanda, arrossendo le gote e sorridendo rispose: a gonfie vele. Ma Emma ,voleva saperne di più e scendendo nei particolari, chiese le dimensioni del mio cazzo. Wanda, non sapendo cosa rispondere, con molta diplomazia disse: me la riempie tutta. Al che io, prendendo la palla al balzo di rimando chiesi: Eddy come va ? Si difende bene ,fu la risposta. Wanda, raccogliendo tutto il suo coraggio, chiese ad Eddy le sue misure, sulla ventina di centimetri, rispose l'amico, mia moglie scoppiò a ridere, le scappò la frase: Vorrei proprio vedere. Eddy sorrise e tacque. non vi dico quante toccatine ai piedi che si toccavano. La serata da tiepida, cominciò a diventare calda. Finita la cena, passeggiammo per una stradina che costeggia la campagna. Eddy, si ferma, deve fare la pipì, Wanda che lo teneva sottobraccio, volle fermarsi anche lei, per constatare le misure, l'amico estrae l'attrezzo, mia moglie emana un gridolino, accompagnato da un, OH! Che bello. Lo prende in mano con lo stupore di Eddy. Presa da tanta voglia. da un bacetto alla capocchia e se lo mette in bocca. Eddy sempre più sorpreso, si adegua alla situazione del momento, infila la mano nella scollatura e palpeggia le voluminose tette, mentre, l'altra mano si infila tra le cosce e sorpresa delle sorprese non trova gli slip ma una folta peluria. Wanda oramai era in balia di Eros, il cazzo entrava ed usciva dalla bocca, mentre la fica espelleva umori di goduria. Stesa su di un soffice prato, Wanda si denudò totalmente e Eddy la seguì. Ci guardammo in volto io ed Emma, gli sguardi valevano più delle parole. Afferrai Emma tra le mie braccia e tenendo ben salde le mani sul suo culo, bello, sodo e tondo. Il cazzo stava esplodendo nella patta, Emma aprì quella zip e schizzò fuori un ragguardevole attrezzo, la signora, lo prese tra le mani e cominciò a segarlo, avvicinandolo sempre più alla bocca. Quando arrivò nel cavo orale il calore mi mandò in paradiso, stavo quasi per sborrare, mi trattenni. Presi Emma letteralmente in braccio a cosce aperte, ed avvicinai la mia bocca alla sua fica, una intensa leccata la fece urlare. Eddy sorrideva, tenendo Wanda a pecora, godendosi quello spettacolo. Posi Emma sul prato ed al chiarore della luna immersi il mio cazzo nella fica. I nostri corpi vibravano d'emozione e passione, i colpi si susseguivano assestati a dovere fino ad un orgasmo collettivo. Un fiume di sperma ricopriva le vulve delle signore. I cazzi turgidi bramavano ancora quelle fiche carnose e calde. Non ci volle molto, per trovarci tutti e quattro abbracciati, con le tette sui nostri toraci e le mani delle signore che infilavano i nostri cazzi in fica, dimenandosi come anguille. Le stelle ci accompagnarono lungo la strada del ritorno, le nostre voci piene di soddisfazioni riempirono quella notte. Oggi, sono trascorsi più di quarant'anni da quella notte.
Ci siamo rivisti questa estate, capelli bianchi ed andatura lenta un po sbilanciata, ma i nostri corpi non avevano subito una significativa metamorfosi. Gli sguardi si incrociarono, avevano stampato in essi il ricordo di quella serata. Emma propose di andare di nuovo in quella trattoria che, fu l'inizio della nostra prima trasgressione. E così fu. Ordinammo una cenetta con frutti di mare, innaffiati con del vino bianco fresco piacente molto alle signore, le quali raccontavano di quei ricordi, con il sorriso sulle labbra. Anche io, raccontavo ad Eddy della strada che avevamo intrapreso, praticando lo scambio di coppia e favorendo singoli rispettosi e dotati, l'amico con un sorriso mi disse: che anche loro a Bologna praticavano lo stesso sport. Felici di esserci incontrati, ci proposero di andare a prendere un drink a casa loro. Noi accettammo e li seguimmo. Giunti a casa , Emma servì un drink con molta gentilezza. Nel servire si abbassò, mettendo in mostra il suo culo che, non aveva cambiato aspetto, sodo e tondo, non potei trattenermi dalla palpata galeotta. Wanda, per non essere da meno dell'amica alzata la gonna, mostrò le chiappe che Eddy baciò. Insomma, volevamo creare la situazione che ci aveva portato all'attività di scambisti trasgressivi. Emma, aprì la patta di Eddy e tirò fuori un cazzo non turgido, con la risata in bocca disse: Cosa ne è stato di quel meraviglioso cazzo di allora? Eddy, pacatamente e per niente offeso disse: Aspetta e vedrai. Emma volle emulare l'amica e mi abbassò totalmente i pantaloni e gli slip, AhAhAh, anche a te ha preso la via del pavimento, con molto garbo dissi, aspetta e vedrai. Chiamai vicino a me l'amico : Dai,amico mio, tira fuori quello che hai in tasca, anche tu rispose Eddy. Tirate fuori le mani dalla tasca, la stanza si dipinse di blu. I nostri cazzi a breve si ersero a dimostrare che non erano morti, ma semplicemente in pausa naturale. MORALE? IL SESSO NON HA ETA'.
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